C'erano una volta degli uccelli che decisero di scegliersi un re e proposero il più saggio tra loro, il gufo. Il corvo protestò contro un re troppo vecchio, propose un re furbo e, per convincere gli altri, raccontò la storia di un vecchio airone che, non riuscendo più ad acchiappare pesci, ricorse all'astuzia: si mise al centro del lago e raccontò che gli uomini avrebbero prosciugato il lago per far morire tutti i pesci. Propose allora di salvarli, trasportandoli nel becco in un lago vicino. I pesci acconsentirono e l'airone iniziò a prenderne uno per volta nel becco, mangiandoseli comodamente appena fuori dalla loro vista. Un granchio capì tutto e chiese all'airone di salvarlo: gli saltò al collo e lo morsicò. Così salvò gli animali sopravissuti.

Gli uccelli pensarono che il corvo avesse ragione! Ma il gufo non voleva rinunciare ad essere re. Il corvo raccontò allora la storia di un saggio che aveva ricevuto in dono un capretto: se lo caricò sulle spalle e si avviò verso casa. Incontrò tre briganti che dicevano ad alta voce: Guarda quell'uomo che porta sulle spalle un animale tanto sudicio. Il saggio temette di essere stato ingannato. I tre briganti continuarono: Quell’uomo porta sulle spalle un maiale sporchissimo! Il saggio ebbe il timore di aver perso la vista, così lasciò cadere il capretto e fuggì via. I briganti non persero tempo e divorarono il capretto.

 

Il gufo si offese e andò via; tutti gli uccelli decisero di continuare a vivere senza un re.